Nasce a Bologna nel 1934 e studia pittura con Virgilio Guidi alla locale Accademia di Belle Arti. Inizia a esporre giovanissimo: già nel 1956 partecipa alla Biennale di Venezia e l’anno seguente viene inserito nel volume di Tristan Sauvage, Pittura italiana del dopoguerra.
Inizia così a partecipare a mostre collettive, ottenendo numerosi riconoscimenti, tra cui il premio Modigliani e il premio della Presidenza del Senato alla Settimana Cesenate.
CONTINUA |
|
Alfonso Frasnedi nasce a Bologna. Dove egli mai è di casa, mai nell'accomodamento, mai nella via facile della provincia. Bologna: o della nominazione. Bologna, come Gerusalemme. Impossibile, per lui, parlare nella propria lingua, litigare, rumoreggiare, pettegolare. Impossibile il compromesso con l'accademia o con ogni altra nomenclatura nazionale, locale. Impossibile il servilismo del luogo comune.
Bologna è la base dell'alingua. E con l'arte e l'invenzione può ormai costituirsi la città. Senza più durata. La città fa la strada, anziché il contrario: non c'è più impero.
CONTINUA |
|
|
Sull'opera di Frasnedi hanno scritto presentazioni in occasione di mostre personali:
Virgilio Guidi, Renato Barilli, Toni Toniato, Giuseppe D'Agata, Giorgio Ruggeri, Franco Solmi, Carlo Munari, Francesco Bartoli, Angelo Dragone, Silvano Ceccarini, Paolo Fossati, Gregorio Scalise, Arrigo Grazia, Nadia Raimondi, Fabrizio D'Amico.
VEDI LE MOSTRE |