Nota biografica

Nasce a Francavilla Fontana, vicino a Brindisi, nel 1937.

Autodidatta, fin dall’inizio sviluppa una vena pittorica originale, traendo spunto dal suprematismo di Malevič e dall’impostazione coloristica di Rembrandt.

A Roma, dove si trasferisce nel 1966, prosegue la sua ricerca artistica e inizia a esporre.

Qui, nel 1972, conosce Antonio Vangelli, artista con cui stringe una profonda amicizia: insieme viaggiano a New York, Los Angeles, Amsterdam e, nella cornice rinascimentale della Villa San Carlo Borromeo, alle porte di Milano, scoprono una nuova ispirazione creativa.

Le opere di Vacca si ispirano alla sua terra, al Mediterraneo.

L’artista sviluppa una personale cifra artistica chiamata “geotensione”: il paesaggio da cui trae spunto evoca una forma parallela, ove la “geometria sostituisce il dramma con la tensione”.

Sono numerose le mostre che lo vedono protagonista, fra cui: Tesori dell’Italia, presso la Chongqing Planning Exhibition Gallery, a Chongqing, in Cina (2007); e le collettive presso il Museo della Villa San Carlo Borromeo Il ritratto. Le radici artistiche e culturali dell’Europa (2005), La scuola di Roma (2005), Donne (2006), Il bello, l’arte, la scrittura. L’Europa, la Russia, la Cina, il Giappone (2007), L’incarnazione del colore e la scrittura della luce (2007).

Nel 2008, nella collana d’arte “L’arca. Pittura e scrittura”, esce Silvestro Lega, Antonio Vacca, a cura degl’intellettuali cinesi Dong Chun e Shen Dali. Le sue opere sono esposte nel Museo della Villa San Carlo Borromeo a Milano Senago.

Museo

Le sue opere si ispirano alla sua terra, il Mediterraneo, ed evocano forme parallele, tracciati figurativi, agglomerati urbani, complessi urbani, costruttori, geoforme, geotensioni, scritture, estensioni, itinerari come aquiloni, ritratti. Vedi le altre opere

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