Roberto Panichi
Destrutturazioni
La persistenza delle forma
20 giugno - 12 luglio 2009
Sala d'Arme di Palazzo Vecchio (FI)
Per informazioni telefonare al numero
055 7378736
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Roberto Panichi
Pittore e scrittore di cose d’arte, nasce a Cuneo nel 1937 da genitori toscani.
Dopo un breve soggiorno parmense, si stabilisce in Versilia e poi a Firenze, dove tuttora vive e lavora. Frequenta la facoltà di Lettere dell’Università di Firenze, dove entra in contatto con Gianfranco Contini, Giuseppe De Robertis, Roberto Longhi, Alessandro Ronconi, Giulio Giannelli, Rosa Lamacchia, Ugo Procacci e Roberto Salvini.
Dopo la laurea in lettere antiche, si afferma come storico e teorico dell’arte e insegna all’Accademia di Belle Arti di Firenze e di Macerata. Inizia a dipingere a trent’anni: i primi riferimenti sono i pittori rinascimentali, poi entra in contatto con gli artisti suoi contemporanei e stringe un sodalizio artistico con Hans Jakob Staude.
Negli anni settanta stila il manifesto dell’Espressionismo simbolico formale, frequenta Guttuso e Manzù. Sue mostre si tengono in Italia, in Europa e negli Stati Uniti, a Los Angeles, a Chicago, alla Alexander of Florence Gallery di Carmel, California e, nel 2000, all’Esposizione Internazionale di Miami.
Nel 2002 ha luogo la sua personale Roberto Panichi. Ciò che resta dell’avvenire. Cinquemila anni di scrittura. Partecipa poi alle collettive Il ritratto. Le radici artistiche e culturali dell’Europa (2005), Donne (2006), Il bello, l’arte, la scrittura. L’Europa, la Russia, la Cina, il Giappone (2007), L’incarnazione del colore e la scrittura della luce (2007), presso il Museo della Villa San Carlo Borromeo, e Tesori dell’Italia alla Chongqing Planning Exhibition Gallery, a Chongqing, in Cina (2007).
Nel 2009 (20 giugno-12 luglio) espone nella personale Destrutturazioni. La persistenza della forma, presso la Sala d’Arme di Palazzo Vecchio, a Firenze.
Con Spirali ha pubblicato Ciò che resta dell’avvenire. Cinquemila anni di scrittura (2002), Masaccio, Roberto Panichi (2003), a cura di Vittorio Vettori, e Il Guerriero Diviso. Romanzo archeologico di Eschilo Guidio pittore (2006).
Roberto Panichi
Ciò che resta dell'avvenire. Cinquemila anni di scrittura,
a cura di Fabiola Giancotti,
Spirali - Collana Grandi mostre
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