Il ritratto della pittura
di Armando Verdiglione
Chi è il vero pittore? Colui che dipinge per piacere. Senza orari. Nel fuori orario. Ma con regole precise, non ordinarie. Il pittore trova il suo appuntamento senza cercarlo. L'appuntamento con il colore. L'appuntamento del colore. L'arte del colore. La puntualità.
Marco Castellucci è vero pittore. Vero e autentico. Si distingue fra mille e più. Per l'arte del contrappunto. Per il rigore. Ciascun suo quadro è compiuto. Eppure, ciascun suo quadro esige ancora un altro quadro.
Ecco la galleria. In apparenza, si tratta soltanto di libri che vanno e di libri che vengono. Poi, una scala. Non lineare né rettilinea. Distinta, se pur non fatta di linee. Scala con le sue curve e le sue torsioni, con i suoi giri, con i suoi raggiri, con le sue vie nuove. Nessun tunnel. Nessun cerchio. Salendo per quella scala, vi è impossibile raggiungere il punto di partenza. Salendo, raggiungete la volta dell'Emilia.
Disegno del cielo. E traccia della città. Una geografia impossibile. Una terra non terrestre. Immaterna. Vi trovate dove mai siete stati prima. I pavimenti e il soffitto possono sembrarvi quelli di un ufficio. Le pareti v'introducono, però, in un'altra galassia. Senza continenti.
Paesaggio inedito. Anche il nudo partecipa al paesaggio.
È parte del paesaggio. Ma non questo o quel paesaggio. Il paesaggio. Non questo o quel giornale.
Ma l'intreccio e il tessuto dei giornali. Una rivoluzione: ciascuna cosa si rivolge alla sua qualità.
E non questa o quella nuvola. Ma le nuvole che si stagliano sulla collina. Poi, un altro paradiso:
il
Tramonto a Punta Ala
non è un tramonto, ma il tramonto, l'arte dell'arcobaleno e della luce.
L'arte che si fa con la lingua di Babele, l'altra lingua. E l'arte che si fa con la lingua della Pentecoste,
la lingua diplomatica. Quella in cui questa pittura si scrive e per cui voi la udite e la intendete, anziché vederla.
Nessun riflesso. Nessun revivalismo. Nessun ricordo della pittura. Nessuna pittura ricordo. La memoria si traspone nella pittura e nella sua scrittura. Nel modo del colore. E nel modo della luce.
[…]
(Estratto dal volume Il ritratto della pittura)
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