Marco Castellucci  
     
 

Paesaggi e ritratti dell'acquerello

di Armando Verdiglione

SÉBASTIEN KRAUER La prima cosa che ho incontrato nei quadri di Castellucci è il cielo. Nei paesaggi, ma non solo nei paesaggi, c’è qualcosa che oltrepassa le frontiere. L’opera di Castellucci è attraversata da una grande leggerezza. C’è l’aria. Nessuna pesantezza.

MARCO CASTELLUCCI Io faccio un paesaggio solo se il cielo mi piace. Parto da questo presupposto.

[...]

SÉBASTIEN KRAUER Quel cielo, quella leggerezza e quell'apertura non si trovano solo nei quadri che raffigurano il cielo. Penso anche a altri dipinti, come all'acquerello che s'intitola In attesa.

ARMANDO VERDIGLIONE Ciascuna volta c'è il ritratto. Avevo intitolato il primo catalogo Il ritratto della pittura. Nel secondo ho insistito: Paesaggi e ritratti dell'acquarello. Si tratta sempre del ritratto, anche se c'è il paesaggio, se ci sono gruppi di personaggi, una composizione astratta, nudi. Qui, nel Nudo all'aperto, vedete il colore e la gradazione della luce. Lì, nella Composizione di frutta, quella che un tempo si sarebbe chiamata natura morta. Ma è viva, è natura viva. C’è sempre il ritratto. Il ritratto della pittura. E anche il ritratto dell'Italia. L'Italia come paese, come paesaggio. L'Italia nella pittura.

[...]

MARCO CASTELLUCCI Ho fatto questi quadri perché in quel momento sentivo di farli, avevo voglia di farli. Molti quadri rappresentano gli Appennini. Io abito sugli Appennini, vicino a Bologna, e dalle finestre della mia casa vedo i panorami che trovate nei miei quadri, l'Appennino con le nuvole, dopo la pioggia, nei momenti di luce e di colore. La ricerca del colore è sempre presente nei miei acquerelli. Ho una casa a Punta Ala, dove vado d'estate. Mi stacco malvolentieri dai miei acquerelli perché rappresentano i miei ricordi [...].

ARMANDO VERDIGLIONE A me sembra che ciascun acquerello sia un apologo e un aforisma. Ciascuno va situato nel testo degli altri acquerelli, ma ciascuno ha il suo compimento, la sua cifra. Prendete un acquerello: restate lì a lungo, a guardarlo. Poi guardate l'altro, e vedete che è una parte dello stesso testo.

PAULETTE FOSSATI Desidero ringraziarLa. Per me guardare i suoi quadri è fonte di piccole felicità. Non è qualcosa d'intellettuale, è un'emozione. Che si tratti di un sottobosco, di un cielo o di persone, provoca in me lembi di felicità.

Interventi in occasione dell'inaugurazione della mostra di Marco Castellucci nella Librairie-Galerie "La deuxième renaissance" (Ginevra, 26 gennaio 1995)

(Estratto dal volume Paesaggi e ritratti dell'acquarello)

   
   
 
 
 

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